E così anche la prosa quotidiana di un mobile diventa elemento essenziale del linguaggio architettonico al quale Terragni si applica con uguale impegno ogni volta che le situazioni professionali ne forniscono l' occasione .Non considera mai il disegno di un mobile o di un suppellettile come arte minore, ma invece lo pensa come formalizzazione complementare e indispensabile dello spazio architettonico. Questo totale coinvolgimento collima con l' ideale uomo-Bauhaus preoccupato di rintracciare gli stessi moduli strutturali nelle massime come nelle minime forme di una civiltà.
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